..a merge of physical and virtual spaces " |
||||||
Laura Beloff 2007 heart-donor | ||||||
> Laura Beloff | ||||||
Arte indossabile, hybronaut e standards | ||||||
Museo Pecci
Ho dato titolo a questa presentazione "Arte indossabile, ibronauti e standards" evidenziando che si tratta di "indossabili" come strategia artistica. Sono interessata ad esperimenti ed opere d'arte realizzate sotto forma di "indossabili" - Tecnologie e oggetti di uso comune che non necessariamente ne seguono le caratteristiche tipiche. Ho concentrato la mia attenzione su quelle opere che consentono di vivere il mondo e ciò che io chiamo lo spazio "ibrido" in modo diverso da quella che potrebbe essere definita 'percezione standard'. Farò alcuni esempi di esperimenti e definizioni che hanno come riferimento l'arte indossabile. Un altro teorico, americano, Anthony Tanzen ha osservato che il tempo è il cambiamento più importante che ha avuto luogo con le nuove opportunità di stili di vita offerte dai cellulari. Un'altra definizione pertinente è fornita da Adriana de Sousa e Silva che sostengono - ...il mixer di pratiche sociali che hanno luogo simultaneamente negli spazi digitali e fisici, insieme alla mobilità, crea il concetto di realtà ibrida - La maggior parte di noi vive ed abita spazi ibridi attraverso l'uso di strumenti mobili ed altri strumenti per la connessione mobile. Anche i nostri cellulari sono sempre accesi, siamo sempre collegati attraverso di essi. |
||||||
Gli strumenti tecnologici vengono spesso studiati e analizzati per una loro usabilità e funzionalità. Nell'attuale situazione lo spazio ibrido è raggiungibile soltanto tramite interfacce standardizzate come ad esempio i telefonini con possibilità funzionali specifiche. Lo sviluppo di queste tecnologie ha avuto un impatto su diverse opere artistiche. Atsuko Tanaka - del movimento artistico Gutai - ha sviluppato diverse attività ed happening, soprattutto nei suoi interventi che trattavano di materia e corpo. Christopher Witchcock con uno strumento trasforma l'audio Skype della strada attraverso un fotosensore. Quando ha prodotto questa opera viveva ancora in Polonia, nel periodo che esistevano molte restrizioni alle libertà personali. Poiché sono molto interessata alle opere artistiche e agli esperimenti, diversamente dall'approccio funzionale - spesso queste opere, sono come attrezzi dall'aspetto un poco strano - indossabili - oggetti che offrono una direzione concettuale piuttosto che puramente funzionale rispetto alla tecnologia. Una persona, un corpo associato ad uno strumento indossabile, abbastanza straordinario - diventa una sorta di viaggiatore dello spazio che è attrezzato per vivere all'interno di uno spazio ibrido. |
||||||
Kopomaa e Thausen hanno articolato la presenza di spazi individuali e privati che sono formati grazie alle connessioni offerte dagli strumenti mobili come i telefonini. Spazi individuali che diventano notevoli sopratutto quando usiamo i nostri strumenti mobili per eseguire compiti specifici, sebbene poi l'esistenza di questo mondo tecnologicamente connesso è spesso impercettibile. L'ibronauta porta il suo mondo con se, e indica al pubblico le sue indagini private che riguardano la connessione, le relazioni di spazio - presenza reale e virtuale. Una mia opera: "Seven mile boots" del 2003 - sono degli stivali che si possono indossare. Un' altra mia opera è - Tratti - abbastanza recente, 2006 / 7. E' un generatore di rumori per bambini, ispirato da mia figlia. |
||||||
In quest' altra opera - Heart - donor / 2007 - con il proprio guanto si può registrare il battito cardiaco in questa specie di gilé in cui ci sono trenta slot - e ciascuno è il ritmo cardiaco di una persona. Pubblico Laura Beloff
Artext08 |
||||||