Moi
12 casse acustiche , 12 supporti in ferro, mp3, sonoro voce dell’artista.
rottura lentamente alla velocità pensare una sorta di reptazione
seduta due corpi impigliati impediti strettamente avvinghiati uno
all’altro impegnati a coordinare i movimenti per poter avanzare
si siedono si raddrizzano violenta respirazione accompagna il
gemito sporadico di uno strumento elettronico a tastiera legato al loro
doppio corpo intrusione passeggera di un corpo estraneo fattuale e
incongruo il tempo costruito dello spettacolo improvvisamente lascia
il posto al tempo reale di un fatto concreto il corpo impacciato
impedito caricato del suo doppio messo alla prova nella sua durata
nella sua contingenza si è liberato alla verità di un atto senza gioco in
consapevole conflitto con l’immagine del corpo leggero sviluppando il
movimento non più su una trama musicale prestabilita ma
producendo nell’azione il proprio suono stridore vitale come sfuggito
da una protesi corporale né danzatore né attore ma colui che agisce
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