…Ho sempre inteso la scultura come momento germinale dell’architettura, in cui l’aspetto costruttivo-formale prevale sulla funzione. Stutturare architettonicamente l’idea per cercarne la definizione formale, la materia.
Un “pensare con la mano”, dove il motivo del dire sovrintende la costruzione del segno-scultura.*
Uno stollo, o stilo, una forma dettata
Dalle forme, e dalla storia, costruita di
Ferro e cemento rosso. Un segno
Sospeso nel vcuore collettivo, tra la certezza del piacere di fare, di rendere
visibile, tattile un’idea e l’interrogativo
del suo senso nello stare qui in questo
luogo, nelle sue misure, nella sua storia,
tra le sue parole.*
Ottobre 1997
* Considerazioni sul mio lavoro, maggio 2003, pubblicato nel volume Bodio Center, Il centro affari di Milano, Carsa Edizioni spa, 2006, p. 74.
* Ppubblicato in Tuscia Electa ’97. Percorsi d’arte contemporanea nel Chianti, catalogo della mostra, Chianti fiorentino e senese, 11 ottobre 1997 – 6 gennaio 1998, p. 70.
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