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La luce e la sua minima particella, il fotone, sembra poter essere il tramite che permette di comprendere il passaggio dalle dimensioni che siamo abituati a percepire a quelle che realmente potrebbero esistere. ...Nell’era del post-human il connubio trasla su un altro piano. Non può essere più l’”immagine rappresentata” a tenere saldo il legame tra le discipline speculative, ma il “luogo” della ricerca. Luogo che, d’accordo con il principio di Heisenberg in cui il mezzo modifica le proprietà dell’oggetto, può e deve emergere ricercato tra arte e scienza in un asincrono ma continuo scambio... (dal testo per la mostra Afetico/Aneretico – Teatro Anatomico dell’Ospedale del Ceppo, Pistoia – marzo 2006)
Aleph 1 (Oro), 2015 Cm 42 x 42 x 84
Nella ricerca Warped Passages, attraverso la luce cerco di mandare un messaggio diretto, una indicazione percettiva di ipotetiche dimensioni oltre quelle che siamo abituati a percepire: un tentativo di far aprire agli spettatori una finestra virtuale su “luoghi altri” attraverso la luce, non solo nelle personali speculazioni sulla natura del mondo, ma anche nello scambio di tutti i giorni con il luogo in cui vivono.
Patrizio Travagli
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