Sinossi
Come Eadweard Muybridge sperimentava a fine Ottocento come restituire il moto degli animali
o i flipbook cercano di riprodurre l’effetto animato con singoli fotogrammi, Ozzola insegue la rappresentazione
del movimento della luce. Essa trova forma, nel rispetto della legge deleuziana dell’immagine-tempo, nel
rimando ad un tempo medesimo che si esplicita nella relazione tra gli oggetti “spazio” (che è lo studio dell’artista)
e “luce”, attraverso la differenziazione dei vari intervalli che intercorrono in questa relazione. Tali intervalli di
movimento corrispondono ai singoli fotogrammi che l’artista estrae dal video e che diventano specificazioni
della relazione suddetta.
Giovanni Ozzola
Superficiale. Under My Skyn
durata 2'13''
©2010 |
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