HABILLE' d'EAU
Camera
Apparentemente focalizzata sull'epifania del tempo, nel grande
negativo lasciato dal ritirarsi della sostanza, il luogo di questa
prova perfomattiva è, in sostanza la soglia non misurabile
del fluire della durata. La persistenza dell'oggetto genera una
fluttuazione della nozione di identità. Vano contare alla
rovescia qualsiasi successione non equivale al suo inverso.
ideazione e regia/ Silvia Rampelli - danza /Alessandra Cristiani.
LE-GAMI
KO
"Dimmi di un uomo felice e ti dimostrerò che è sull'prlo
della catastrofe" (P. Ferrari)
Breve episodio dell'assenza, sul vuoto pneumatico che nega la relazione.
Lo sguardo si sposta sul singolo performer. L'azione si sviluppa
in assenza (in relazione). L'altro esiste nella forma di corpo
inanimato, sfuggente apparizione. Certo cambia la percezione di
una stessa dinamica in relazione e in assenza? Come può un
performer agire sull'assenza/presenza di un altro performer?
L'azione nasce, si sviluppa, si modifica anche riospetto al luogo
e nel luogo. Le-gami nasce a Bologna nel 2004.Ha prodotto Separazione.
SP.3 (vincitore concorso GD'A 2005) e Over. La compagnia ha presentato
il suo lavoro in contesti nazionali ed internazionali)
progetto, produzione Le-gami
AMBRA SENATORE
Altro Progetto Piccolo
il corpo
uno spazio
un desiderio
delle mancanze
delle domande
la risorsa dello scambio
un progetto mobile
l’imprevisto
forse una cipolla
un po’ di buona sorte
Senza ricetta, con alcuni ingredienti scelti, con altri da individuare
vorrei proporre un punto di vista, essere semplice, modificando
un poco le distanze da eventi consueti.
Insomma, niente di nuovo per questo nuovo progetto che nasce e
su cui ancora c’è poco da dire. Vedremo più in
là.
di,con Ambra Senatore
ALESSANDRA FAZZINO
Notte a Me Madre
“Un uomo trascina con sé un corpo. L'uomo si chiama
Oreste.
Il corpo è quello della madre Clitennestra da lui uccisa
per vendicare la morte del padre Agamennone, da lei voluta.
Sebbene assolto dal tribunale degli uomini e degli dei, la sua
coscienza lo condanna ferocemente senza tregua.
Quel corpo gli pesa, lo sovrasta, lo deforma, lo abbraccia in un’oscena
richiesta di pietà, con un urlo muto continuo, che lo ossessiona
più della sua stessa vita, più del suo rimorso, più del
suo odio, più del suo amore infinito.
Incessantemente Oreste ascolta il rumore di quell’assenza,
scorgendo in quegli occhi lo specchio della sua carne straziata,
divorata e corrosa dallo stesso sangue.
Inseguito dai rimorsi egli è come un’ombra tra ombre
annientato.”
ideazione,coreografia, regia/ Alessandra Fazzino - con Giuseppe
Bonanno Alessandra Fazzino.