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Un progetto
di Nico Vascellari per il
premio per la Giovane Arte Italiana 2006-2007
Revenge consiste in un muro di abete
intagliato manualmente, verniciato
e in seguito bruciato.
Il muro avrà per dimensioni le stesse della
stanza che lo conterrà: cinque metri di altezza
e dieci metri di larghezza.
Il muro sosterrà numerosi amplificatori
di diverse dimensioni e potenza che saranno
chiesti in prestito, per tutta la durata della
Biennale, a musicisti della scena musicale
underground europea.
Il muro sarà attivato prima da una serie
di performance e successivamente
da un meccanismo. Revance (performance)
Il pubblico accederà al Teatro Marceglia
dall'entrata principale.
Dopo aver percorso il corridoio, le cui pareti
saranno interamente coperte di legno chiaro,
vedrà il resto del muro di legno e degli
amplificatori, proseguendo troverà lungo
il muro una via di accesso allo spazio in cui
la performance si svolgerà.
La facciata posteriore del muro poggerà sul
ballatoio, all'altezza del quale sarà ricavato
un pertugio.
Questo è il punto in cui scenderò, vestito
di bianco, per entrare nella stanza una volta
che il pubblico avrà trovato posizione.
Il mio ingresso sarà seguito da quello
di numerose presenze vestite di nero: alcune
di queste raggiungeranno il pubblico, altre
si muoveranno lungo il muro modificando
costantemente i volumi e i toni degli
amplificatori i quali saranno attivati dai suoni
che emetterò nel microfono ad essi collegati.
Durata prevista per ogni performance:
quindici minuti circa.
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Revange (installazione)
Una volta conclusa la performance la mia
presenza verrà sostituita da un piccolo
congegbo di rudimentale fattura che sarà
applicato allo stesso microfono utilizzato
durante le azioni.
Il congegno a intervalli programmati
accenderà o spegnerà il microfono
appoggiato su di un parallelepipedo di legno
La posizione del parallelepipedo nella stanza
sarà determinata dopo le prove audio che
stabiliranno quale sia il punto in cui
l'accensione del microfono provoca il suono
più adatto per intensità e tonalità.
Note sul suono:
Il suono che scaturirà dagli amplificatori
durante la performance e l'installazione viene
comunemente definito feedback.
La retroazione(feedback) è la capacità dei
sistemi dinamici di tenere conto dei risultati
del sistema per modificare le caratteristiche
del sistema stesso.
Usando termini propri della teoria dei sistemi,
in un sistema retroazionato l'uscita del
sistema è anche un ingresso del sistema.
Nello specifico si parla di Effetto Larsen;
il suono amplificato in uscita da un
altoparlante ritorna al microfono che lo ha
generato, si avverte un acuto sibilo o una
vibrazione grave continua. Questo è dovuto
al fatto che il suono che entra nel microfono
viene amplificato e mandato agli altoparlanti;
se questo ritorna al microfono, si forma una
retroazione positiva che lo amplifica all'infinito.
Durante la performance questo effetto sarà
stimolato e controllato al contempo.
Note: le "presenze" a cui faccio riferimento
saranno volontari provenienti dalla scena
hardcore-punk-noise italiana in un numero
possibilmente non inferiore a quaranta. |
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