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ARTEXT : La Biennale di Venezia
54 Esposizione Internazionale d'Art
e

Giardini di Castello - Svizzera 

 

«CRYSTAL OF RESISTANCE»
Thomas Hirschhorn

 

Con il mio lavoro Crystal of Resistance voglio porre tre domande. Primo: Il mio lavoro può creare un nuovo concetto di arte? Secondo: Il mio lavoro può svilupparsi in un 'Corpus critico'? Terzo: Il mio lavoro, oltre al pubblico degli amanti dell’arte, può coinvolgere un 'Pubblico Non Esclusivo'? A queste domande sul mio lavoro, a questi obiettivi e a quest’ambizione, o esigenza che io ho come artista, voglio dare una risposta col mio lavoro e nel mio lavoro.
Io credo che l’arte sia universale, credo che l’arte sia qualcosa di autonomo, credo che l’arte possa innescare un dialogo o un confronto - faccia a faccia - e credo che l’arte possa includere chiunque. Quando scrivo 'credo', lo faccio non solo perché lo penso, non solo perché ne sono convinto, ma scrivo 'credo' perché non si tratta di saperlo, non si tratta di dimostrarlo e non si tratta di provarlo, ma perché nell’arte, si tratta di credere.

Con Crystal of Resistance voglio realizzare un lavoro che sia irresistibile. Tuttavia, ciò può essere fatto solo qualora io riesca a realizzare un lavoro dal profondo del mio animo, ma non confondendo il profondo del mio animo, che anch’esso è sempre universale, con il 'personale'. Non posso raggiungere l’universale con il 'personale'. Il 'personale' non mi interessa, perché non è resistente in sé, perché è sempre una spiegazione, se non addirittura una scusa. Solo se il mio lavoro è in grado di oltrepassare i confini del 'personale', dell’accademico, dell’immaginario, del particolare, del contesto e della contemplazione, esso può essere efficace. Con mio lavoro Crystal of Resistance voglio ritagliare una finestra, una porta, un’apertura o semplicemente un buco nella realtà da oggi: questa è la breccia che, irresistibilmente, trascina tutto via con sé.

L’elemento ESTETICA consiste nelle domande: Come appare il lavoro? Quale aspetto visivo ha? Quali materiali e quali colori vi si trovano? Io voglio che il mio lavoro Crystal of Resistance potrebbe essere una dimora terrena e indistruttibile degli dei, come la grotta dei cristalli giganti della miniera di Naica in Messico. Io voglio creare un luogo che sia così strano, così diverso e così distinto da divenire universale. Voglio realizzare un lavoro grande, denso, carico, luminoso e significativo.
Ci saranno molti elementi da vedere, ci sarà 'troppo'. Deve essere 'troppo', non perché sia importante vedere tutto, o indugiare a lungo, ma 'troppo' perché così le cose non mentano. Qui si può toccare solo una delle sfaccettature e in tal modo voglio mostrare che la verità può venire fuori da queste sfaccettature, la cui scala unitaria per di più è stata infranta.
L’ ESTETICA mi consente di fare un lavoro frontale. Un lavoro che non permette di 'retrocedere'. Con la decisione per la mia ESTETICA non e permesso una visione d’insieme, non e permesso una distanza o simulare un distacco. Questo è quello che l’ ESTETICA crea, quello che l’ ESTETICA può fare. Questo è quello che io, in totale cecità e con assoluta precipitazione, voglio catapultare in avanti, e su questo insisterò.
Voglio realizzare un lavoro che ricordi l’ ESTETICA del set di un film di 'fantascienza' di serie B, un lavoro che prenda a modello l’estetica di un museo di cristalli di rocca creatosi da sé, l’ ESTETICA di un laboratorio in cui si fabbricano 'crystal-meth', o un lavoro dall’ ESTETICA simile all’ambiente dozzinale di una discoteca di provincia.

 

Curatori : Urs Staub

Artisti : Thomas Hirschhorn

 

Web site: http://www.crystalofresistance.com/

 

 

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