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Valentin-Carron

 
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ARTEXT : La Biennale di Venezia
55 Esposizione Internazionale d'Art
e

Giardini di Castello - Svizzera 

 

Valentin Carron
Valentin Carron

 

C'è un serpente ad accogliere il visitatore sulla soglia del Padiglione svizzero alla 55. Biennale di Venezia. Forgiato in ferro battuto, è al contempo scultura e linea che si sviluppa nello spazio come il tratto di un disegno su di un foglio. Gesto tipico di Valentin Carron, questo serpente non solo definisce un percorso, ma interroga lo status dell'opera d'arte e la funzione della scultura, senza timore verso l'utilizzo di simboli arcaici, forme archetipiche e riferimenti alla storia dell'arte.

La scultura è al centro dell'opera dell'artista vallesano che agisce secondo le strategie della appropriation art. Tramite l'interpretazione o la copia di opere d'arte e forme già esistenti, Carron conferisce a queste un nuovo significato, trasferendole in un nuovo contesto e realizzandole in materiali diversi da quelli originali. Questa traduzione formale, e la conseguente traslazione spaziale, permettono all'artista di riconquistare conoscenze andate perdute o percepite con fugace superficialità.
Il serpente di Carron è un mostro bicefalo che fa da guardiano del Padiglione svizzero e guida il visitatore lungo il suo percorso. Sviluppandosi per più di 80 metri, anche se ridotto fino ad essere una linea sottile, diventa elemento decorativo all'interno dell'architettura modernista e leggerissima, realizzata nel 1952 da Bruno Giacometti. Il titolo, ricco di pronomi, dell'opera 'You they they I you', già suggerisce le volte sinuose che il serpente svolge nelle sale espositive, rimandando inoltre al rapporto tra opera, spettatore, autore e spazio

La mostra di Valentin Carron al Padiglione svizzero della Biennale di Venezia è rispettosa del programma spaziale previsto dall'architetto e ne sottolinea la funzionalità. Così, se nella sala pensata da Giacometti per la scultura 'You they they I you' si eleva come una parabola assumendo plasticità spaziale, nella Sala Pittura sei opere a parete ricordano quadri astratti di grandi dimensioni. Anche queste composizioni sono in verità repliche di dettagli architettonici, in questo caso riproduzioni in vetro resina di vetrate che ornano un palazzo dell'Academie Royale des Beaux Arts di Bruxelles.
Appesi vi sono anche gli strumenti di Azure, uranium, Umbrage, otto bronzi che rappresentano tromboni, tube e altri ottoni deformati, sparsi sulle pareti del padiglione. Questi ricordano ciò che l'artista definisce come il Nouveau Réalismi tardif, ovvero la traduzione è forse carica di fraintendimenti da parte di epigoni del movimento francese. I bronzi di Valentin Carron sono il risultato di un gesto performativo non privo d'ironia in cui l'artista, simulando un comportamento collerico, schiaccia sotto i suoi piedi gli strumenti originali.
L'arte di Valentin Carron cambia spesso e volentieri di registro e l'artista sa come pochi altri far convivere nello stesso spazio brutalità ed eleganza. Il motorino Ciao Piaggio nella corte del Padiglione è il riflesso di questa attitudine in cui i contrasti coabitano fruttuosamente. Così se Azure, uranium, Umbrage è il risultato di un gesto distruttivo «Ciao n°6» è l'esito di un delicato restauro. Questo ciclomotore fu prodotto in Italia tra il 1967 e il 2006 e attraverso questo oggetto Carron si addentra in tutte le problematiche legate ad un processo di restauro. Fino a che punto si deve cercare l'originale? Fino a dove si puù o deve andare nei cambiamenti?


- Are you approaching the show in a different way to how you would with a anormal exhibition?
- No, I'm not looking at the context in which I show my work. For me one venue is worth the same effort as another. I think I would have approached this space in the same way as if it had been the architecture of a gallery in the Ruhr.

- What does it mean to represent your country? Do you find it an honour or problematic?
- I feel that Switzerland as a country is represented in Venice through the Swiss Pavilion by Bruno Giacometti. I'm just commissioned to take over and 'occupy' this space for six months.

- What audience are you addressing with the work? The masses of artist peers, gallerists, curators and critics concentrated around the opening or the general public who come through over the following months?
- As with Walt Disney's movies, my work is addressed to and suitable for a public aged between 7 and 77.

 

Curatori : Giovanni Carmine
Artisti : Valentin Carron

 

Web site: http://www.biennials.ch/home/

 

 

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