Strictly forbidden
Vittorio Corsini
È così
Se un luogo è "parte di un oggetto, punto" le sue caratteristiche spaziali assumono di volta in volta le determinazioni di chi osservando ne prova e ne provoca gli effetti.
Ma se questo luogo è solo "parte della superficie"... nascondersi o escludersi come processi della mimesi o dello svelamento, sono per il soggetto che transita da una situazione ad un altra, momenti e costanti di una impossibilita a...
In senso generale, un "luogo" è parte dello spazio che è occupato o si può occupare materialmente o idealmente, indipendentemente dalla virtualità della forma o sostanza sensibile che coinvolge i sensi nel decifrarne o nel svilupparne parti di questo.
Ma cosa accade quando questo luogo o spazio è 'informato' di se stesso?
Il soggetto posto davanti all'evidenza di un ipersenso ne contesterà i tratti, i confini, provandone tutta la conflittualità non rimossa di una tensione psichica che rimanda periodicamente ad un Io.
Naturalmente questo stesso Io può trovare nel momento opportuno o "kairos" le analogie di "arresto" contrarie a tali determinazioni.
Che l' apparenza del movimento sia poi la natura emersa della cosa in sé, in tensione sulla realtà sensibile, non può che contraddire dialetticamente questa condizione, innescando quel procedimento che nel tempo riconduce alla Visione.
Ma quanto tempo occorre a esser tale, evidenza?
L'evidenza dell'oggetto che fa mostra di sé, della sua natura vibratile, o di supporto alla parola o al movimento.
Difficile dubitare che un qualche movimento, un doppio vortice, non tenga legate tutte le cose nella circolazione di forme, sensi, menti..
O non credere che le illusioni non siano provocate da questi stessi insiemi che danno luogo a ridondanze cicliche.
Tutto prende come vero l' adesione ad un tempo senza spazio.
Solo allora riconosco che questo luogo che Io/Noi abitiamo è fatto di spazio estruso.
E la determinazione a renderlo violato ed inviolabile è pari solo alle determinazione che vi spinge a ritrarsi...
©Dino Incardi 2012
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