100X100 LIBRI D’ARTISTA
a cura di Alessandra Scappini, Špela Zidar
Oltre cento artisti hanno partecipato alla mostra
100X100 Libri d’artista promossa da SINCRESIS, un’associazione culturale per le arti contemporanee attiva in Toscana dal 2006 con l’intento di promuovere le sperimentazioni creative del territorio e accogliere artisti provenienti da paesi diversi, lavorando anche con artisti contemporanei emergenti, per presentare le loro ricerche e organizzare esposizioni, conferenze, workshops, oltre a partecipare a fiere d’arte e proporre programmi di residenze d’artista.
Nel corso degli anni SINCRESIS ha contribuito a formare, informare e aprire al mondo la creatività contemporanea in Toscana, coinvolgendo anche artisti al di là del territorio regionale e nazionale.
100X100 Libri d’artista è un progetto che intende promuovere e valorizzare il libro d’artista come creazione preziosa che si distingue come espressione di una poetica individuale e come opera che integra una molteplicità di aspetti tali da caratterizzare il lavoro di un/un’artista nel suo proporsi al vasto pubblico. Sono stati esposti i libri d’artista con caratteristiche diversificate e singolari che ne rendono la peculiarità come opera artistica, da elaborazioni manuali come unicum a libri a stampa in edizione limitata o in formato digitale.
I libri d’artista sono stati scelti tramite
open call alla quale hanno risposto gli artisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, dalla Spagna al Belgio dalla Francia all’Inghilterra. Sono state numerose specialmente le presenze femminili.
Tutti i libri d’artista con le relative descrizioni e le biografie corte degli autori possono essere visti nel sito
www.sincresisarte.com cliccando in Pubblicazioni.
Il progetto ha visto la collaborazione del Museo Marino Marini di Firenze e sono stati presentati in occasione di BAMMM!, un evento dedicato ai libri d’arte organizzato dal museo in collaborazione con le edizioni Centro Di di Firenze.
L’esposizione di libri d’artista negli spazi di SINCRESIS, includeva anche le opere di Antonio Cecchi e Giorgio Ulivi, come omaggio a due artisti recentemente scomparsi. Il
finissage della mostra si è svolto a Pietrasanta.
Il progetto prevedeva anche dei workshop dedicati al libro d’artista tenuti dagli alcuni artisti partecipanti.
Nel corso dell’esposizione gli artisti/ le artiste partecipanti con supporto delle curatrici hanno avuto modo di presentare il proprio lavoro in forma di una conversazione in gruppo in streaming. Queste preziose occasioni hanno dato voce agli artisti e hanno anche reso possibile l’interazione tra di loro e la discussione sulle proprie ricerche artistiche. Le registrazioni di questi brevi video sono disponibili sul profilo Facebook dell’associazione.
Il progetto nasce, quindi, dall’esigenza di far conoscere e valorizzare le esperienze artistiche contemporanee, permettendo il dialogo, l’interscambio e la riflessione sulla creazione artistica come commistione tra gli aspetti generativi, estetici e funzionali propri del fare arte, dall’ideazione all’esecuzione.
Ringraziamo per la disponibilità le gallerie Frittelli di Firenze e Vannucci di Pistoia per il prestito di alcuni libri di artisti riconosciuti nel panorama nazionale.
L’organizzazione è curata da due storiche e critiche d’arte contemporanea, Alessandra Scappini, presidente dell’associazione, con Špela Zidar, che ha coordinato laboratori e organizzato presentazioni di artisti nell’ambito di progetti promossi dall’associazione che in questa conversazione descrivono il progetto.
100X100 Libri d’artista 2022, SINCRESIS
100X100 Libri d’artista
Una conversazione tra Špela Zidar e Alessandra Scappini
Špela Zidar: Una grande esposizione del libro d’artista è qualcosa che desideravi realizzare già da molto tempo e finalmente la mostra è stata possibile. Perché è stato importante per te scegliere proprio il libro d’artista? Si lega alle esperienze precedenti dell’associazione? Che cosa rappresenta il libro d’artista nella poetica di un autore e come questi libri possono parlare al gallerista, al critico, all’osservatore?
Alessandra Scappini: In occasione di alcune esposizioni, anni fa, dedicate agli artisti che vivono nel nostro territorio, ho visitato i loro studi scoprendo tra le opere alcuni libri d’artista che avevano realizzato. Ho piacere di ricordare Stefano Turrini, un artista fiorentino che conosco, come altri artisti, da molti anni e che ha esposto nel nostro spazio nel 2016; ho potuto osservare con attenzione i suoi numerosi libri d’artista in forme e materiali diversi che ha presentato spesso in luoghi d’arte. Nel 2017 ho partecipato a WopArt a Lugano esponendo nello stand tra le varie opere anche i libri d’artista di Marcello Scarselli, che vive e lavora a Bientina. Sono abbozzi, schizzi, progetti che segnano le tappe del suo itinerario creativo, raccogliendo ognuno una serie di tavole che assumono tenuta autonoma. In entrambi i casi li ho ammirati con interesse, notando la singolarità creativa, la versatilità rispetto all’opera a parete o all’installazione, la varietà elaborativa come espressione di un progetto ogni volta diverso e capace di incuriosire l’osservatore-fruitore. Ne ho esposti alcuni realizzati da Stefano Turrini e Gianni Baggi, un artista di origine milanese conosciuto con uno pseudonimo, “Otr” presso La Versiliana a Marina di Pietrasanta alcuni anni fa. Inoltre partecipando e visitando le fiere d’arte, ho notato più volte alcune gallerie che si dedicano propriamente anche alla produzione editoriale come la Colophon Arte di Belluno che dal 1988 pubblica libri d’artista in edizione limitata corredati da interventi manuali creati dagli artisti. Gradualmente ho iniziato a pensare ad una esposizione che potesse riunire un numero assai ampio di libri d’artista che si distinguessero per la varietà di forme, materiali, poetiche come, infatti, è avvenuto in occasione di
100X100 Libri d’artista. Ogni libro opera si caratterizza per la libertà espressiva, per la capacità di “narrazione” e “disvelamento” da parte dell’artista, per il connubio tra intento creatore e materiale scelto, tra concezione e forma in base ad un progetto originale in cui si concentra la sua poetica, in cui emergono le sue percezioni, i suoi stati d’animo, le sue impressioni e suggestioni evocative, così come la sua indagine, talora la sua analisi concettuale e la sua ironia in base alla propria personalità, alimentando comunque e sempre la riflessione critica.
Sono convinta che il libro d’artista, presentando molteplici sfaccettature, possa incuriosire, avvicinare, interessare anche coloro che generalmente non frequentano luoghi e non partecipano ad eventi strettamente legati alle arti visive, così come un gallerista oculato che, al di là di opere di medie e grandi dimensioni, può proporre il libro d’artista come opera di pregio per un collezionista appassionato, orientato a cogliere la raffinatezza di un’opera che si distingue come
unicum o interessato anche a scegliere un’opera in edizione limitata proprio per un gusto particolare, come chi preferisce un piccolo gioiello lavorato dall’orafo rispetto ad un’installazione monumentale. Oltretutto anche gli appassionati che, magari, desiderano crearsi una piccola collezione rispetto a coloro che concepiscono l’arte come investimento, costituiscono un pubblico privilegiato che riconosce il valore del libro d’artista nel suo significato più ampio, dal “libro” propriamente detto, al libro-oggetto al libro-installazione. Gli artisti che hanno partecipato alla mostra
100X100 Libri d’artista, infatti, hanno creato libri opere in base ad un’idea molto dilatata rispetto al “libro” tradizionalmente concepito come volume composto di pagine che dialogano tra testo e immagine o in cui quest’ultima predomina. Anche questo aspetto ha consentito di coinvolgere il pubblico at large, impegnato a osservare, consultare, “movimentare” ogni libro-opera.
Paolo Masi, La Geometria del posto, 1980 9,5 x 5 cm (2), Courtesy Galleria Frittelli, Firenze
ŠZ: Tramite un open call internazionale, l’obiettivo era raccogliere 100 libri d’artista. Un numero abbastanza cospicuo che è stato anche superato. Ti aspettavi interesse così grande per quanto riguarda il format di libro d’artista? Perché proprio 100 e perché è stata scelta la modalità di open call? Come si è svolta la raccolta delle opere e come si era instaurato il rapporto tra di loro?
AS: Sinceramente, quando nel mese di ottobre 2021 abbiamo inserito la
call nella pagina Facebook di Sincresis, non eravamo del tutto certi di raggiungere un così elevato numero di partecipanti; era quasi una scommessa rispetto alla riapertura del’associazione, considerando il lavoro che è stato svolto nel corso degli anni; in verità, dal mese di novembre sono giunte le prime richieste di partecipazione che gradualmente sono aumentate fino al mese di febbraio 2022, protraendo la scadenza prevista. Il numero 100 è diventato il punto di riferimento, la meta a cui mirare in quanto che riferibile, acquisendo un significato simbolico, ad un’entità piuttosto ampia di proposte e di sperimentazioni creative, nell’intento di poter selezionare e inserire un numero cospicuo di presenze in relazione allo spazio espositivo che abbiamo a disposizione, considerando che avremo dovuto adottare i necessari accorgimenti per organizzare l’allestimento. L’open call tramite avviso in internet utilizzando i
social come Facebook e Instagram ci è sembrata la modalità più adeguata per estendere la partecipazione, al di là degli artisti che già conoscevamo, a tanti altri che abbiamo conosciuto quando hanno richiesto informazioni tramite
e mail e hanno presentato il loro
portfolio per la partecipazione. Ognuno, dopo che la propria opera è stata selezionata con esito favorevole, ha inviato tramite servizio postale o corriere espresso, oppure si è recato personalmente a consegnare il proprio lavoro da esporre nei termini indicati.
Marco Bagnoli, Mutus Liber dei Sette Dormienti 2018, 25 x 19 x 4 cm pp. 180 + un inserto
ŠZ: I libri d’artista in mostra sono opere di artisti appartenenti a diverse generazioni che spaziano tra le modalità e le tematiche con caratteristiche diverse e singolari, come è stata per te l’esperienza di curare questa rassegna così ampia?
AS: E’stata un’esperienza molto interessante poiché ogni volta che aprivo l’imballaggio del libro opera pervenuto era sempre una nuova scoperta. Al di là delle immagini fotografiche inviate per la selezione da parte di ogni artista, era possibile finalmente “toccare con mano” e individuare i dettagli e gli aspetti più reconditi del libro-opera che, magari, non apparivano del tutto nelle immagini. Via via che arrivavano si acuiva la curiosità, l’interesse, tentando di studiare come proporli in mostra, interrogandosi su come raccordare l’uno all’altro in base alla tipologia, come libro oggetto o libro installazione da un lato o libro da sfogliare costituito da immagini e parole dall’altro, o in base al formato come libro cartaceo o invece digitale, o in base alla struttura dalla forma a leporello alla scatola contenente immagini e frammenti poetici, oppure al nastro multicolore o in base alla tecnica, dall’incisione, all’acquarello, dal collage al ricamo, o ancora in base al materiale, dal metallo alla ceramica, dalla carta al
tulle, dal panno alla carta fotografica, dal cristallo all’argilla, in una varietà infinita anche di tematiche, dal lirismo interiore al gioco linguistico, dal dialogo tra linguaggi verbali e non verbali al
non sense, dall’analisi critica sull’ecosostenibilità del sistema alla diversità come ricchezza propria della comunità interculturale, dallo
storytelling del vissuto alla provocazione spaesante di connotazione ironica. Chiaramente dopo i primi tentativi per accostamenti e combinazioni, abbiamo pensato, se ben ricordi Spela, consultandoci, di abbinarli tentando non solo di capire come potessero presentarsi disponendoli nella maniera migliore, articolati in verticale sul piano di un tavolo o a parete, o completamente distesi, anche secondo il nostro gusto estetico, ma anche in relazione a quanto è derivato dall’indagine dell’opera, per capirne l’intento e considerarne gli aspetti specifici, così da poter creare un dialogo adeguato tra i diversi libri opere. Questo, almeno per noi, è stato il punto cardine per poi proseguire articolando la disposizione dell’uno rispetto all’altro, considerando le possibili rispondenze.
Non so per te Spela, come ti sia sembrata tale esperienza. Mi hai aiutato proprio proponendo alcuni accorgimenti, specialmente riguardo ai libri-installazione, alcuni dei quali di non facile allestimento nello spazio gremito di tavoli, e quindi scegliendo di collocarli in una parte di esso a loro dedicata rispetto all’entrata. Vorrei che tu potessi commentare, anche considerando quali interrogativi ti sei posta e quali riflessioni siano nate da questo progetto.
ŠZ: Sono stata positivamente colpita dal numero degli artisti raggiunto, un bel attestato di stima per l’associazione Sincresis. È stato molto divertente scoprire le opere via via e immaginarsi la loro esposizione nello spazio. Certamente la quantità rendeva difficile la scelta di una logica espositiva rigida, ma penso che siamo riuscite a raggiungere un equilibrio tra i libri d’artista, anche perché vederli tutti insieme, per me, è stato emozionante, un bel effetto. I libri d’artista che abbiamo esposto erano di una qualità molto alta e tantissimi scoprivano poetiche artistiche interessanti. Come dici te, Alessandra, la modalità di open call ha permesso anche a me di scoprire tanti nuovi artisti, ma anche le ricerche nascoste di quelli che già conoscevo, e delle piacevoli sorprese di quelli che hanno deciso di produrre un libro opera ad hoc per la mostra
100x100 libri d’artista.
Remo Salvadori, Senza Titolo 1991, stampa su carta
ŠZ: Durante i tre mesi dell’apertura della mostra, quasi tutti i giorni, hai organizzato le presentazioni delle opere e artisti presenti in mostra in diretta streaming. Gli incontri si sono svolti in forma di una conversazione tra piccoli gruppi d’artisti e le curatrici. Perché era importante dare spazio alla voce degli artisti? Come era l’esperienza di queste conversazioni?
AS: Le creazioni proposte da ogni artista si distinguono per l’originalità progettuale e la competenza elaborativa che abbiamo tentato di sottolineare propriamente nell’ambito delle dirette streaming tramite la pagina Sincresis in Facebook dedicate ogni settimana agli artisti presenti in mostra presso SINCRESIS, riuniti in piccoli gruppi, per garantire la possibilità di interfacciarsi con il pubblico a distanza che magari non ha potuto visitare l’esposizione, attraverso le visualizzazioni, di esplicare aspetti relativi all’idea e al progetto del libro opera presentato, di commentarne qualche particolare, di narrare, da parte dell’artista, e scoprire qualche aspetto della propria ricerca, considerando comunque che l’opera parla da sola. L’intento è stato anche mirato ad alimentare interrogativi per l’interpretazione critica, oltre che un dialogo comune tra gli artisti stessi che, conducendo la propria ricerca in maniera individuale, non sono talvolta molto orientati a confrontarsi con altre esperienze creative. Oltretutto attraverso le dirette ho potuto conoscere artisti che hanno partecipato che non avevo conosciuto in precedenza e che non avevo incontrato all’inaugurazione: il confronto diretto e lo scambio è sempre importante. Quanto proposto e realizzato diventerà propriamente parte di un ampio archivio che sarà inserito nel sito web di Sincresis, in cui appaiono già nella sezione Pubblicazioni le schede dei libri opere esposti con le immagini di riferimento, le relative didascalie e le biografie essenziali di ogni artista.
100X100 Libri d’artista 2022, Pietrasanta
ŠZ: Il progetto ha visto tante collaborazioni con il Museo Marino Marini e il Centro Di per la presentazione dei libri in occasione di BAMMM!, un evento ricorrente dedicato al libro d’arte, una esposizione a Pietrasanta in occasione del finissage e una collaborazione con il Museo di Carta a Pescia dove, quest’estate, saranno esposti alcuni dei volumi selezionati. Ci puoi dire di più su queste collaborazioni e il loro contributo al progetto?
AS: Quando ho notato che BAMMM! proponeva al pubblico libri d’arte ho contattato il Centro Di di Firenze per chiedere di poter partecipare, nonostante che le opere pervenute si distinguessero come libri d’artista rispetto a cataloghi di esposizioni o monografie o libri di critica d’arte che in passato solitamente apparivano nelle librerie e che, nel tempo, sono diventati libri rari. La nostra proposta è stata accolta, così in un primo tempo, ho pensato solo di presentare in anteprima il 6 marzo scorso tutti i libri opere pervenuti per la nostra esposizione presso Sincresis a Empoli, un evento che ha ricevuto successo riguardo al numero di presenze; in verità, siamo stati invitati a presentarsi di nuovo, come appuntamento ricorrente, la prima domenica di ogni mese per proporre in visione ogni volta alcune opere degli artisti partecipanti.
L’idea di organizzare il
finissage a Pietrasanta è nata perché ormai conosco da tempo questo luogo che si caratterizza come città d’arte, dunque proporre la presentazione e l’esposizione presso il Chiostro di Sant’Agostino, uno spazio conosciuto e qualificato per le esposizioni d’arte contemporanea che lo hanno caratterizzato nel tempo, poteva garantire maggior rilievo alla mostra ed al nostro progetto.
Nell’intento di alimentare le visite e la diffusione dell’iniziativa, abbiamo invitato i membri rappresentativi di varie istituzioni e rassegne. Da ciò è nata l’esposizione
LIBERe FORME, generata, potremmo dire, da un’occasione proposta da parte di una artista partecipante, Paola Carrara, che conosceva bene tale realtà territoriale, essendo socia del Museo della Carta di Pescia. Infatti in seguito alla visita da parte di Masimiliano Bini, direttore del museo, si è generata la possibilità di una collaborazione: ha scelto diciotto libri opere da esporre in una sala del museo, privilegiando la carta, come materiale prodotto dalle manifatture del territorio, ricordando in particolare la carta Magnani con lavorazione manuale. Dal 25 giugno al 3 settembre prossimo le opere selezionate, tra le quali i libri opere di Marco Bagnoli, Sonia Costantini, Riccardo Guarneri, Lucia Marcucci, Paolo Masi, Remo Salvadori, saranno in mostra fruibili al pubblico e, alla conclusione, sarà organizzato un
workshop da parte di un artista, Gianluigi Balsebre, che ha garantito la sua disponibilità per realizzare un libro collettivo con i partecipanti. Tale collaborazione avvalora, a maggior ragione, il nostro progetto.
100X100 Libri d’artista 2022, SINCRESIS
ŠZ: Desideri continuare il progetto 100x100 libri d’artista in futuro? Ci puoi dire come?
AS: Sicuramente il progetto sarà continuato, considerando l’interesse e l’affluenza di pubblico in visita all’esposizione e sperando ancora una volta nella partecipazione anche di numerosi altri artisti a livello nazionale provenienti da altri paesi attraverso un’ampia diffusione della
call. L’inserimento delle immagini dei libri opere in Facebook e in Instagram a disposizione del pubblico che può visualizzarli ed esprimere le proprie preferenze può essere un’ulteriore modalità per alimentare le adesioni e garantire un input per organizzare in tempo utile la seconda edizione sempre iniziando con una
call e raccogliendo le candidature tramite selezione. Un altro aspetto che può essere interessante per un artista riguarda la possibilità di garantire un periodo di residenza gratuita presso i nostri spazi, come avvento nel caso di Luis Izquierdo García e Concha Martínez Montalvo che giunti dalla Spagna nel corso di una settimana di soggiorno hanno organizzato un workshop che ha ricevuto molto consenso da parte dei partecipanti. Avremmo piacere di estendere e trasferire l’esposizione anche in altri spazi, oltre che presso il Museo Marino Marini in occasione di BAMMM! o presso il chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta. Stiamo infatti esplorando il territorio ed il contesto per individuare qualche fiera dedicata, magari, al libro d’artista, a cui potremmo partecipare in futuro anche se nel contesto nazionale l’offerta basata su tale specificità risulta piuttosto esigua.
AS: Tu che cosa suggerisci? Proponi ulteriori aspetti e nuove idee?
ŠZ: Credo sarà molto stimolante organizzare tantissimo materiale raccolto e vedere se c’è la possibilità di mettere insieme una piccola pubblicazione. Mi riferisco anche alle presentazioni in streaming che hai organizzato quasi tutti i giorni per tre mesi, sarebbe interessate poterle ordinare in un archivio online dove poter scegliere l’artista la cui opera uno vorrebbe approfondire. Mi piace molto l’idea dei
workshop e le residenze d’artista, modalità che sicuramente favoriscono lo scambio e sono molto affini agli intenti promossi dall’associazione e ci permetterebbero di misurarci con il contesto non solamente territoriale. Da questi sicuramente potrebbero scaturire nuove collaborazioni, opere, mostre e pubblicazioni. Quindi provare a tenere il progetto aperto e vedere dove ci porterà.
100X100 Libri d’artista 2022, SINCRESIS