Contemporanea 2022 Danza
Anna Massoni
Rideau (2022)
Partitura della performance presentata il 18 settembre 2022, Festival Contemporanea, Prato, Italia.
Durata : 55 minuti. Centro per l'arte contemporanea L.Pecci.
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Una serie di finali. Luce, musica, spazio e movimento sono attori della coreografia.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Apertura delle porte, il pubblico entra. Un tappeto, un sipario nero che forma un angolo nel fondo della scena, una scatola nera a cui sono stati tolti dei pezzi. Luce piena.
Sono sul bordo, fuori dal tappeto, fuori ma a vista. L'attesa. Niente è cominciato ma è già inizio, tutto è ancora possibile (e lo rimarrà).
Le dita sono sensibili, tutta la mia pelle è informata da questa sottile area di contatto alle estremità delle mie mani. Scambio di sguardi, alcune persone osservano, altre ancora parlano e prendono posto, è un momento
sospeso.
Apertura
Entrata, oltrepassando il bordo, sguardo frontale. Tutto può accadere. Forse sto per uscire di scena e dritta raggiungere il pubblico, parlare, fare un gesto.
Primo gesto e musica, alzata delle mie braccia. Ellisse, si comincia. Inizia il lavoro di montaggio.
Prima sequenza, terzo movimento della
Sinfonia Patetica di Tchaikovsky. Ultimo movimento, è un finale che inizia.
Una danza è eseguita, presente o passata, un filo continuo. Lo
Spettacolo, grandiosità della sinfonia contro (me-sola-in-una-scena-nuda).
Eseguo la stessa coreografia due volte, dal contrario e al diritto, spirale avvolta e srotolata, possibilmente all'infinito. Evoco con il pensiero tre paesaggi e cerco di farli coesistere attorno a me: la scena vuota, la scena occupata dai decori e da altri danzatori e danzatrici, una foresta.
Un primo buco, le dita della mano si appoggiano sui miei glutei. Sospensione nella continuità. La musica è interrotta, continua senza che la si possa sentire, il tempo non si è fermato, canto dentro di me, ritroverò la musica più tardi / la musica mi ritroverà più tardi. Proseguo in silenzio ed esco, nel prolungamento di una linea, nell'angolo tra i due lembi del sipario, a distanza. Nero, musica.
Silenzio, luci. Apro una breccia nel sipario ed entro. Riprendo, e continuo. Musica, esco, a lato dell'esterno visibile. Entro di nuovo e riprendo. Nero. Continuo. Si percepisce la mia presenza ancora in movimento, calpestio dei piedi, silhouette diffusa. Luce, silenzio. Cammino dietro il sipario, ero uscita e rientro di nuovo, dal bordo, sto per entrare. Cerco di combinare nel mio corpo il fatto di essere allo stesso tempo visibile e invisibile, dentro e fuori. Entro di nuovo e continuo. Musica.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Chiusura. Fine della sinfonia. Continuo. La mia danza deborda, mi appoggio contro un muro, il-luogo-qui-ora, e continuo. La registrazione continua, si sentono degli applausi. Nero. Io continuo. Lo spettacolo è terminato e si protrae. Leggera luce tra il pubblico, per due volte, pupille che si aprono e si chiudono. La scena e la mia danza sono percepite nel riflesso della luce, lontano e vicino allo stesso tempo.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Taglio netto, silenzio, luci. Sono sul bordo, davanti. Tutto può succedere, sospensione nel gesto, preparazione. Guardo verso il fondo. Sono i residui di una danza, o la preparazione a danzare. Accompagno la cerva che prima è passata lì nella foresta. Potrei essere il suo cerbiatto, la seguo, l'aspetto, allontanarmi per giocare, tornare vicino. Produco altre entrate e uscite con il mio corpo, dei passaggi, braccio-tenda. In lontananza, il
Concerto per piano di Ravel, che era già cominciato ma appare solo adesso, ricordo, apparizione, musica-paesaggio.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Appoggio il bacino e le mie mani al suolo, seduta, la gamba piegata, e guardo gli spettatori che mi osservano. La luce si ribalta e illumina il soffitto, che a sua volta illumina la scena. Il-luogo-qui-ora. Ancora un varco.
Apertura
Esco passando attraverso un'apertura del sipario, breve risonanza, fine della musica, arrivo sul proscenio. Nero. Musica. Piano solo,
Ionian Suite di Hadjidakis riprodotta in primo piano, per intero, al buio. Specifica. Fine, inizio.
Inversione, la musica è eseguita in un altro pezzo, adesso. Inversione, la testa in avanti, le luci dal retro, controluce. Traversata sui pugni-tacchi. Inversione, il corpo caduto al suolo, le luci in faccia. Frammenti quasi cinematografici. Musica, silenzio, musica, altra musica.
Quartetto d'archi di Barber, silenzio, caduta al fondo, musica. Tutto il finale del Quartetto, luce dietro il sipario, esterno visibile e invisibile, la strada, porzione di scena tagliata.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Una cornice luminosa, nell'angolo di fondo, proiettata due volte. Finestra aperta, sovrapposizione di fotogrammi. Prospettiva e superficie. Tentativo di ricomposizione della scena. Silenzio.
Le mie dita cercano il suolo e si muovono, alla cieca. Applausi lontani, sempre più ravvicinati. Molto allegri, coro di mani e di voci. Sequenza di meccaniche, partitura poliritmica, ogni partizione agisce separatamente. Animale disarticolato poi gamba-tromba. Tento di far coesistere un corpo smembrato e un corpo lascivo. Violenza di essere lì esposta.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Nero, musica.
Sinfonia n. 3 di Sibelius, in blocco, eseguita nella sua interezza. Incrocio, grande macchinismo e moltitudine di sostrati ritmici.
Nella diagonale, ogni passo è ripetuto come il primo, ascoltare e far sentire la musica. Motivi elementari, camminare, la corsa.
Solitudine, uscita camminando dall'angolo del sipario, sparizione. Apparizione, camminando indietro, dall'angolo del sipario, solitudine.
Cambiamenti di piani.
Cartografia della scena, i bordi non esistono più, il-luogo-qui-ora. Triangolo, corsa verso il fondo, indietreggiare lentamente, scala, passanti nelle strade della città, non sui lati, corsa dietro il sipario. Luce dietro il sipario, esterno visibile e invisibile, la strada, parte di scena tagliata. Scale, piano illuminato, corsa, passanti per le strade della città, corsa per uscire dal sipario, corsa verso il fondo, motivo geometrico e labirintico, inversione, luci dal retro, controluce, inversione, luci di fronte. Frammenti quasi cinematografici. Triangoli, cartografia della scena, la musica termina, prevedibile e sorprendente allo stesso tempo, ritmo sfasato, grandiosità della sinfonia contro me-sola-su-una-scena-nuda, piccolo triangolo ripetuto sullo sfondo. Dispendio.
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Apertura
Senza pausa, pista successiva, Stravinsky,
Apollon Musagète,
apoteosi. Un altro finale. Mi volto verso il pubblico, scambio di sguardi, saluto. Il pubblico applaude. Suono di applausi sul posto, adesso. Congedo, poi incertezza. Saluto prolungato, gomiti che scivolano, crisalide, apro le gambe per guardare dietro, un’altro buco. Cammino all'indietro con le braccia posate al suolo, trascinate, saluto da lontano, saluto da un altro lato, uscire salutando. Il corpo piegato.
Apertura
Varco nel tempo, passo dietro il sipario ed esco nella stessa posizione. Il tempo passa, traiettoria, saluto-clessidra, lunghezza. Solo per osservare il tempo. Silenzio.
Apertura
Fads and fancies, John Cage. Nuovi timbri, nuovo immaginario. Suite di finali collegati l'uno all'altro. Luci di servizio, quasi penombra. Sono sul bordo, fuori dal tappeto, fuori ma in vista. Tutto è ancora possibile (e lo resterà). Traversata laterale, fregio, resti di gesti, Chaplin e Gene Kelly da qualche parte nella memoria. Uscita tra due sezioni del sipario, la musica continua, disallineamento poi sincronizzazione, fine, nero.
Applausi, saluti, entrate e uscite, (chiusura aperta)
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Rideau Partirura Parigi, il 17 ottobre 2022
Anna Massoni, Rideau, Contemporanea 2022 Foto Ilaria Costanzo
Anna Massoni vive e lavora a Parigi.
Come performer collabora con Johanne Saunier e Jim Clayburgh, Yuval Pick, Noé Soulier, Vincent Weber, Simone Truong, Cindy Van Acker. Crea i pezzi: (To) Come and See (2015), un pezzo iniziato da Simone Truong e diventato una creazione collettiva con Eilit Marom, Elpida Orfanidou e Adina Secretan. e sviluppato nel 2017 sotto forma di un trittico comprendente (To) Keep in Touch e (To) Give a Hand. Poi Ornement (2016), in collaborazione con Vania Vaneau. Ha creato un primo assolo, Notte, nel 2019, Angle Piece, un breve pezzo per spazi esterni e interni (2020) e Rideau (2022).