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Lithuanian Pavilion
Sun & Sea (Marina)

 
Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), opera-performance, Biennale Arte 2019, Venice © Andrej Vasilenko



Si gioca sulla spiaggia quest’estate: un’opera per l’Antropocene, baciata dal sole.
Sun & Sea (Marina)

Gli spazi della Marina Militare, per la prima volta usati come area espositiva durante la Biennale Arte 2019, offrono un’ambientazione unica per l’opera-performance Sun & Sea (Marina), ideata dalle artiste Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė. Nonostante una prima apparenza all’insegna del frivolo, il lavoro innovativo delle tre artiste lituane prende come riferimento forme operistiche definite “anti-monumentali” e introduce alcune tra le più urgenti questioni ecologiche dei nostri tempi. L’opera performance Sun & Sea (Marina) è presentata da Nida Art Colony of Vilnius Academy of Arts ed è curata da Lucia Pietroiusti, Curator of General Ecology a Serpentine Galleries, Londra.

Osservando dal ballatoio del piano superiore della sala, il pubblico ha una veduta a volo d’uccello sulla scena, in cui i personaggi appaiono come un tipico gruppo di vacanzieri di età varie sdraiati in costume da bagno su asciugamani colorati, sotto il sole estivo accecante. Monitorando questo tableau vivant da una veduta simile a quella del sole, il pubblico diventa progressivamente consapevole della fragilità della condizione umana. Allo svolgersi del libretto, lo spettatore scopre poco a poco ogni personaggio della scena che, cantando, rivela le proprie preoccupazioni. Da irrilevanti premure per prevenire scottature o piani per vacanze future, all’angosciante timore di imminenti catastrofi ambientali che emerge dal più profondo della propria precaria esistenza. Le micro-storie salottiere e frivole della spiaggia affollata, gradualmente soccombono lasciando spazio a questioni più serie e rilevanti, che trasformano i canti individuali in una sinfonia globale, un coro universale di voci umane dedicato a problemi ambientali di scala planetaria. Corpi stanchi si fanno metonimia del nostro stanco pianeta.

Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), opera-performance, Photo Neon Realism


Appositamente adattata per la Biennale Arte 2019, questa è la prima versione in inglese dell’opera performance, adibita a performance durazionale. La versione originale di Sun & Sea (Marina) fu prodotta in lituano da Neon Realism.

Sun & Sea (Marina) non è la prima collaborazione per le tre artiste lituane, che si conoscono fin dall’adolescenza passata insieme a Kaunas (la seconda città in grandezza della Lituania). La loro opera contemporanea Have a Good Day!, prodotta tra il 2011 e il 2013 e ancora oggi in tournée mondiale, ha vinto sei premi internazionali europei ed è approdata in più di venti festival internazionali, oltre che esser stata trasmessa su BBC Radio 3 e la Lithuanian National Radio. Nel 2018, le artiste hanno ricevuto il premio Borisas Dauguvietis al Golden Cross Awards in Lituania, in particolare per l’originalità e l’innovazione delle loro opere. Nelle loro collaborazioni, le artiste si focalizzano soprattutto sulle relazioni tra documentario e finzione, realtà e poesia così come il sovrapporsi di discipline quali arte, teatro e musica. In Sun & Sea (Marina), vi sono elementi ricorrenti in alcuni dei loro lavori passati; un esempio è Acid Forest, pluri-premiato film di Rugile Barzdžiukaitė, che rimpiazza lo sguardo filmico umanoide con quello d’uccello, alterando la classica prospettiva della camera; o la già citata Have a Good Day!, opera in cui questioni alquanto complesse come genere, invecchiamento e lavoro raggiungono le orecchie degli spettatori attraverso il canto di cassiere del supermercato, offrendo a chi ascolta una visione generale sulla vita d’ogni giorno e le preoccupazioni dei personaggi.

Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), opera-performance, Biennale Arte 2019, Venice © Andrej Vasilenko

Sun & Sea (Marina)
Interview

D - Il sole e il mare sono associati alla spensieratezza, dimenticando così la routine quotidiana. Una giornata in spiaggia viene trascorsa passivamente. Le persone si abbronzano, riposano e lasciano passare il tempo. Allo stesso modo, le spiagge sabbiose rappresentano un luogo piccolo ma concentrato, pieno di attività sociali e di gruppi diversi. Potrebbero incarnare l'era antropocenica: uno spazio occupato dall'uomo, le sue attività, i suoi consumi. Quali sono i temi presentati nel vostro lavoro?  

Rugilė Barzdžiukait - Questa domanda riguarda sia la forma che il contenuto dell'opera. Il passivo sdraiarsi in circolo, il lento bruciare del tempo e del corpo: questa è la base dell'opera. Le persone si riposano, ma il principio che tiene insieme l'intero mosaico dell'opera è una Terra esausta, e un sole che diventa sempre più caldo.  

Lina Lapelytė - Ognuno di noi affronta il lavoro in modo diverso: lo stiamo sviluppiamo ormai da diversi anni, ancora oggi. Ufficialmente, il lavoro riguarda il cambiamento climatico, ma non escludiamo l'idea che questo possa essere anche il secondo episodio del nostro primo lavoro, Have a Good Day![1] A volte lo chiamiamo, ironicamente, 'un'ode al capitalismo'. Mentre Sun & Sea mette in scena la gioia del consumismo, il mio approccio personale riguarda la politica del corpo: un parallelo tra il corpo umano e il corpo del pianeta Terra.  

Vaiva Grainytė - Potrei aggiungere che l'opera consiste di piccoli sottotemi, che si possono trovare come frammenti nel libretto 'Sun and Sea'. Questi temi sono legati ai piaceri del consumo, del tempo, del cambiamento climatico, della noia nella vita quotidiana, dell'inquinamento, del turismo, dell'interconnessione tra edonismo e apocalisse, della cura della pelle, della depressione, della nutrizione, della tecnologia...  

Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), opera-performance, Biennale Arte 2019, Venice © Andrej Vasilenko


D - La vostra è un'opera d'arte inaspettata, il suo approccio non è convenzionale: si osserva dall'alto, senza costumi colorati o lussuosi e ritrae persone in una situazione quotidiana. In questo senso, si infrangono le regole dell'opera tradizionale e si creano nuove possibili forme di espressione per questo genere.  

RB - Questa anticonformismo, questa rottura della pratica convenzionale, non è affatto una ribellione. Almeno, non sono ancora così stanca dell'opera tradizionale da volermi concentrare sulla negazione o la distruzione del genere. Forse sono proprio le rigorose definizioni di genere che favoriscono il conflitto con le pratiche basate sul genere, e così in qualche modo lo limitano. Tuttavia, sia "Have a Good Day" che "Sun & Sea" potrebbero davvero chiamarsi "Non-opera".  

LL - Utilizziamo il genere operistico in senso figurato, anche se, di fatto, tutti gli elementi tecnici sono gli stessi dell'opera tradizionale. E' importante per noi non essere bloccati all'interno di un genere o di un contesto. Il fatto che il nostro lavoro sia stato selezionato per la Biennale di Venezia suggerisce che potrebbe essere importante non solo per noi. Certamente, il concetto di arte contemporanea non si limita ai soli mezzi espressivi tradizionali.  

RB - Il nostro approccio al lavoro emerge naturalmente in ogni casi, riflettendo un particolare tema, o cercando un modo per attivarlo. Nel caso di Sun & Sea, ci sono diverse ispirazioni. Tutti e tre volevamo creare un altro lavoro insieme. A quel tempo, stavo girando un film - letteralmente - una visione a volo d'uccello, in cui le persone sono state de-umanizzate, diventando simili ad una 'specie animale'. Ovviamente, la stessa prospettiva a volo d'uccello ha catturato l'immaginazione così da offrirsi in un altro formato. La spiaggia stessa è stata a lungo oggetto di interesse per la sua formale monumentalità: il tableau vivant dei corpi abbronzanti, corpi che portano la loro natura fragile e temporanea. Sembrava che da questa prospettiva sarebbe stato possibile parlare della temporalità della Terra, come di un nostro corpo più grande. Infine, l'architettura del Guggenheim Museum di New York ci ha dato un esempio di come un'opera di questo tipo possa essere esposta. Questa immagine ha convinto l'intero team, ma è rimasta astratta per diversi anni prima che iniziassimo a lavorarci seriamente.  

Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), opera-performance, Biennale Arte 2019, Venice © Andrej Vasilenko


D - Dieci cassiere hanno cantato di eventi globali nell'opera Have a Good Day! In Sun & Sea, le persone che prendono il sole cantano su questioni ambientali. Perché il vostro approccio a raccontare eventi globali passa attraverso piccole ed episodiche situazioni di vita?  

VG - È più facile trasmettere il macrocosmo attraverso un microcosmo, mentre le esperienze terrene e individuali offrono l'opportunità di cogliere i principali problemi. Il capitalismo, l'ecologia e altri argomenti correlati sono argomenti molto ampi e fortemente sfruttati. Questo può causare una sorta di "allergia", in cui è molto facile affondare o annoiarsi e diventare apatici. È possibile influenzare le discussioni su eventi globali a livello emotivo o intellettuale con una semplice narrazione, un frammento di questo macrocosmo.  

LL - Il mio approccio al quotidiano si basa sull'intuizione, sull'esperienza personale e sui sensi. Ho la sensazione che l'importanza di una formica, un albero, una donna, una comunità stia diventando sempre più visibile. Penso che non sia un caso che nel nostro lavoro i personaggi principali siano quelli con cui ognuno di noi può relazionarsi. Sperimentiamo il tutto, l'Universo, attraverso l'importanza del nulla quotidiano (termine preso in prestito da Jonas Mekas quando si parla dell'opera Have a Good Day!).  

RB - L'esperienza personale è empirica, e inizia sempre con piccole situazioni. Non si può vivere la globalizzazione nel suo complesso, ma ci si può facilmente innamorare di uno studente svedese con il quale si frequenta un corso Erasmus in Spagna. 

Sun & Sea (Marina)Sun & Sea (Marina), Arsenale, 58. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia © Andrej Vasilenko


 

Sun & Sea (Marina)
Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė
Curatrice: Lucia Pietroiusti
Padiglione della Lituania alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
Site -   Sun & Sea (Marina)
@ 2019 Artext

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