6.3 Ieri sera a Brooklyn a pranzo per la mostra di Cucchi lunga discussione con Sandro Chia diversi livelli implicati cominciato col rock che assorbe come tutto ciò che è dentro la vita fatto paragone col masso di pietra che con leva è spostato da un bastone di legno c'è chi è nel masso e chi fa la leva lui è la leva lucida analisi propria opera come tutta determinazione rispetto una situazione N. Y. gli piace perché con minore costo si capiscono precisamente tutti i meccanismi in Italia invece c'è ancora chi si illude lucida analisi propria estraneità e contemporaneamente modificazione cose quasi un generale ma con autocoscienza esemplare mi piace questo cinismo attivo questo gioco con l'intelligenza perché ha del meraviglioso artificiale non c'è più nulla di emotivo c'è un ottimismo della sua opera che diventa contenuto mi piace l'allucinazione del suo estraneo gioco una extrapunta per questo è una extravittoria molto meno rigorose le altre parti del suo discorso la tecnica una schiena fatta da lui sarebbe se misurata con un computer molto più giusta di quella fatta dagli altri per questo dice mi merito come giusto di più l'altro punto dubbio del suo discorso è quello dei grandi della storia che di tanto in tanto ricompaiono Michelangelo Leonardo Tiziano... sembrerebbe che ci sia un intrigo tra astratta strategia comportamentale e pensare per punti fermi i più classici così come l'ancoraggio al saper fare tecnico tecnica e classici dati soprabanco all'intelligenza ma penso che se anche sono dati come autonomi nel suo discorso del suo fare diventano lucidi ingredienti
C L