The Boat is Leaking. The Captain Lied
Quale tema per l'esposizione a Ca’ Corner della Regina a Venezia nei giorni della Biennale Arte 2017
“The Boat is Leaking. The Captain Lied.” è un progetto espositivo transmediale, risultato di un approfondito confronto tra lo scrittore e regista Alexander Kluge, l’artista Thomas Demand, la scenografa e costumista Anna Viebrock e il curatore Udo Kittelmann. La mostra si svilupperà al piano terra e nei due piani nobili del palazzo settecentesco e includerà opere filmiche e fotografiche, ambientazioni spaziali e prestiti da collezioni pubbliche e private.
Il lungo processo che ha portato alla realizzazione di questo progetto non è solo il prodotto di discussioni e scambi tra i protagonisti della mostra, ma anche di un malinteso. La condivisione di una riproduzione del dipinto di Angelo Morbelli Giorni… ultimi (1883), ha provocato nei tre artisti e nel curatore varie interpretazioni del soggetto dell’opera che ritrae un gruppo di anziani indigenti all’interno di una sala del Pio Albergo Trivulzio di Milano. In particolare gli individui raffigurati erano stati erroneamente riconosciuti come marinai non più in servizio che trascorrevano la vecchiaia nel ricovero. Da questa suggestione deriva non solo la metafora marina contenuta nel titolo ispirato al brano Everybody knows (1988) di Leonard Cohen, ma anche la scelta di dedicare al pittore lombardo una sala monografica che riunisce sette sue opere.
L'utilizzo di più livelli concettuali si è tradotto in una inconsueta disposizione delle opere su più piani del Palazzo
Riferendosi a una citazione dalla tragedia Giulio Cesare di William Shakespeare “Soffia ora, vento; gonfiatevi, onde; sta bene a galla, barca: scatenata è ormai la gran tempesta, e tutto adesso è rischio”, Udo Kittelmann osserva come questa collaborazione sia originata “dalla comune consapevolezza, a livello emotivo e teorico, delle criticità del nostro presente e della complessità del mondo in cui viviamo”. In un dialogo a più voci, fatto di rimandi e accostamenti tra i contributi dei singoli artisti e i diversi mezzi espressivi – cinema, arte, teatro –, l’incontro fra spazi figurativi e immagini sceniche dalle atmosfere più diverse trasforma un palazzo veneziano in un luogo metaforico nel quale identificarsi e identificare il contesto in cui oggi viviamo, nonché analizzare il rapporto che stabiliamo con esso.
La mostra intende fornire una visione completa delle produzioni di Alexander Kluge, Thomas Demand e Anna Viebrock. I loro sforzi artistici si sono sempre estesi oltre ai campi dell’estetica e dell’immaginativo in quanto concepiti con chiare intenzioni storico-politiche. I tre autori si rivelano così pionieri e investigatori, testimoni e cronisti dei tempi passati e presenti.
Lo spettatore potrà muoversi liberamente e ricostruire in seguito una propria narrazione
Grazie a questo approccio la mostra è concepita come uno spazio in cui vivere esperienze e incontri. Questo ambiente stratificato e visivamente potente conferisce un’analisi e un significato al quotidiano e ai mondi di ieri e oggi sospesi tra apparente normalità e catastrofe, in una società divisa tra slancio vitale e perdita di fiducia, tra estrema angoscia e speranza senza limiti.
Come sostiene Kittelmann, “è una fortunata coincidenza che la produzione filmica di Alexander Kluge, l’opera fotografica di Thomas Demand e le scenografie di Anna Viebrock siano riunite in questo progetto collettivo, combinando forme di espressione artistica solitamente distinte. Finora l’impegno nei loro diversi ambiti creativi non ha consentito loro di creare una collaborazione così simbiotica, nonostante si conoscano personalmente e abbiano spesso messo a confronto le loro idee”.
In “The Boat is Leaking. The Captain Lied.” ogni visitatore crea la propria narrazione in piena autonomia muovendosi fisicamente e concettualmente attraverso l’immaginario visivo dei tre artisti. Si mettono così in discussione tre idee comunemente accettate: la separazione tradizionale tra spettatore e scenografia teatrale, la riduzione del prodotto filmico in semplice oggetto espositivo e l’isolamento visivo nel quale le opere di una mostra d’arte sono solitamente presentate.
“The Boat is Leaking. The Captain Lied.” è un progetto espositivo transmediale, risultato di un approfondito confronto tra lo scrittore e regista Alexander Kluge, l’artista Thomas Demand, la scenografa e costumista Anna Viebrock e il curatore Udo Kittelmann. La mostra si svilupperà al piano terra e nei due piani nobili del palazzo settecentesco e includerà opere filmiche e fotografiche, ambientazioni spaziali e prestiti da collezioni pubbliche e private.
Il lungo processo che ha portato alla realizzazione di questo progetto non è solo il prodotto di discussioni e scambi tra i protagonisti della mostra, ma anche di un malinteso. La condivisione di una riproduzione del dipinto di Angelo Morbelli Giorni… ultimi (1883), ha provocato nei tre artisti e nel curatore varie interpretazioni del soggetto dell’opera che ritrae un gruppo di anziani indigenti all’interno di una sala del Pio Albergo Trivulzio di Milano. In particolare gli individui raffigurati erano stati erroneamente riconosciuti come marinai non più in servizio che trascorrevano la vecchiaia nel ricovero. Da questa suggestione deriva non solo la metafora marina contenuta nel titolo ispirato al brano Everybody knows (1988) di Leonard Cohen, ma anche la scelta di dedicare al pittore lombardo una sala monografica che riunisce sette sue opere.
L'utilizzo di più livelli concettuali si è tradotto in una inconsueta disposizione delle opere su più piani del Palazzo
Riferendosi a una citazione dalla tragedia Giulio Cesare di William Shakespeare “Soffia ora, vento; gonfiatevi, onde; sta bene a galla, barca: scatenata è ormai la gran tempesta, e tutto adesso è rischio”, Udo Kittelmann osserva come questa collaborazione sia originata “dalla comune consapevolezza, a livello emotivo e teorico, delle criticità del nostro presente e della complessità del mondo in cui viviamo”. In un dialogo a più voci, fatto di rimandi e accostamenti tra i contributi dei singoli artisti e i diversi mezzi espressivi – cinema, arte, teatro –, l’incontro fra spazi figurativi e immagini sceniche dalle atmosfere più diverse trasforma un palazzo veneziano in un luogo metaforico nel quale identificarsi e identificare il contesto in cui oggi viviamo, nonché analizzare il rapporto che stabiliamo con esso.
La mostra intende fornire una visione completa delle produzioni di Alexander Kluge, Thomas Demand e Anna Viebrock. I loro sforzi artistici si sono sempre estesi oltre ai campi dell’estetica e dell’immaginativo in quanto concepiti con chiare intenzioni storico-politiche. I tre autori si rivelano così pionieri e investigatori, testimoni e cronisti dei tempi passati e presenti.
Lo spettatore potrà muoversi liberamente e ricostruire in seguito una propria narrazione
Grazie a questo approccio la mostra è concepita come uno spazio in cui vivere esperienze e incontri. Questo ambiente stratificato e visivamente potente conferisce un’analisi e un significato al quotidiano e ai mondi di ieri e oggi sospesi tra apparente normalità e catastrofe, in una società divisa tra slancio vitale e perdita di fiducia, tra estrema angoscia e speranza senza limiti.
Come sostiene Kittelmann, “è una fortunata coincidenza che la produzione filmica di Alexander Kluge, l’opera fotografica di Thomas Demand e le scenografie di Anna Viebrock siano riunite in questo progetto collettivo, combinando forme di espressione artistica solitamente distinte. Finora l’impegno nei loro diversi ambiti creativi non ha consentito loro di creare una collaborazione così simbiotica, nonostante si conoscano personalmente e abbiano spesso messo a confronto le loro idee”.
In “The Boat is Leaking. The Captain Lied.” ogni visitatore crea la propria narrazione in piena autonomia muovendosi fisicamente e concettualmente attraverso l’immaginario visivo dei tre artisti. Si mettono così in discussione tre idee comunemente accettate: la separazione tradizionale tra spettatore e scenografia teatrale, la riduzione del prodotto filmico in semplice oggetto espositivo e l’isolamento visivo nel quale le opere di una mostra d’arte sono solitamente presentate.